Metti un sabato di 6N fuori stagione…!

Sabato 31 ottobre si è disputato il recupero della giornata finale del 6 Nazioni 2020 che, come noto, era stato interrotto a marzo per via dell’esplosione dell’epidemia di Covid-19.

La stimatissima giuria femminile della chat di Whatsapp non ha mancato l’appuntamento, ognuna sul proprio divano in qualche punto dell’Italia e non solo.

Il 6 Nazioni a fine ottobre fa strano, così come gli stadi vuoti e come il Galles non in campo al Millennium Stadium che, grazie al tetto chiudibile, fin dalla scorsa primavera è diventato un ospedale Covid: Dragoni dunque di scena a Llanelli che, tanto, visto che non c’è pubblico, anche uno stadio più piccolo va benone (sigh).

GALLES-SCOZIA

Una partita francamente orrenda.

L’attenzione delle giurate è stata risvegliata da due granitiche certezze: Hogg nella Scozia e Halfpenny (Mezzamonetina) nel Galles. Insomma, bicipiti e maglie che tirano sempre nel modo giusto.

Una menzione se l’è meritata anche il numero 16 scozzese, ovvero un nuovo tallonatore con fisico da trattore e faccia d’angelo (è nato il nuovo Dimitri, ma moro?).

Unanimemente riconosciute come troppo fighe sono state le mascherine dello staff Scottish, impeccabili con il loro tessuto scozzese e il logo del cardo.

Unanimemente riconosciuto come troppo figo, e non è una novità, anche il buon (e bon) Daniele Piervincenzi, comparso tra una partita e l’altra con una luce che neanche la cometa dei Magi.

ITALIA-INGHILTERRA

Uno stadio Olimpico fantasma ha fatto da cornice alla partita che ha poi decretato gli inglesi come vincitori del travagliato Trofeo 2020, nonostante un primo tempo orripilante.

Nell’intervallo il buon Eddie deve essersi fatto comprendere piuttosto bene e i suoi si sono svegliati giusto quel tanto che bastava per fare il compitino contro un’Italia giovane e  volenterosa (e già è un passo avanti rispetto a Dublino) ma oggettivamente lontana anni luce dal livello richiesto per partecipare al 6 Nazioni.

La giuria non ha faticato ad emettere il suo unanime verdetto, fin dalla prima inquadratura: Franco Smith risveglia pensieri di ogni sorta, ben pochi dei quali sono sportivi.

Così, è arrivato immediato anche il vino a lui abbinato da parte della nostra sommelier: 《Franco Smith come il Montefalco Sagrantino. Grandi tannini in gioventù, carattere spigoloso, criptico. Con l‘età sviluppa una maggiore morbidezza anche se tende sempre alla ruvidità, ma elegante. Rosso cupo, Profumi che richiedono concentrazione: mora, piccoli frutti di bosco, sentori terrosi. China. Tagliente, come il suo sguardo》. Capito, sì? Ah, il piatto da sposarci è una grassa e succulenta faraona arrosto.

Ci fosse ancora qualche dubbio sul coach Azzurro:《Ho fatto un corso aggiornamento con lui….non ricordo assolutamente di cosa parlasse… sbavavo e basta》. Testimonianze di vita vissuta!

Essendo la nostra sommelier fiorentina, un vino è stato dedicato anche al giovane Niccolò Cannone: 《Però ragazze, io Niccolò Cannone… un beaujolais nuveau…fresco, troppo irruento, troppo di tutto. Frutta fresca, frizzantino, vivace, ma di struttura. Rosso intenso con riflessi viola, come la città da cui viene. Si beve tradizionalmente dal terzo giovedì di novembre. Vieni cocco, il primo giro lo offriamo noi!》. Vista la giovane età, qui la pietanza è un più semplice galletto allo spiedo.

Un brivido è stato poi regalato alle giurate dal cambio di maglia del numero 1 inglese, con due considerazioni: 1. Decisamente il fisico dei piloni è cambiato; 2. 《Ho un pezzo di parmigiano vecchio. Vieni che te lo grattugio addosso!》.

FRANCIA-IRLANDA

Bella partita, gran prestazione dei giovani Galletti, Stade de France ovviamente vuoto ma ormone della giuria a pieni giri: i Bleus non deludono mai!

Per non fare torto a nessuno, sono stati votati in blocco i lati B di tutti i francesi, magnificamente valorizzati anche dai loro pantaloncini (pregasi tutte le squadre al mondo di sottoscrivere il contratto con il medesimo fornitore e per lo stesso modello).

Interessante lo scambio di opinioni in giuria: 《Trasparenti sul didietro però. Tipo le mascherine per non vedenti》 – 《Non udenti… che ce fanno delle trasparenti se nun le possono vedé?》 – 《I non vedenti hanno bisogno di toccare e tastare》 – 《Come noi d’altronde!》. E così abbiamo potuto dirimere la questione pantaloncini!

È ancora la nostra sommelier a chiudere la seduta della giuria ed il Torneo: 《Come nota finale a questo 6 Nazioni eterno, direi che tutti i culi dei rebbisti sono forti, sodi, intensi come i vitigni che compongono lo Chatenauf du Pape: Grènache, Mourvedre, Syrah, Cinsault, Muscardin, Counoise, Clarette, Borbounenc, Roussane, Picpoul,Picardan, Vaccarèse e Terret Noir》. Sipario!

E dita incrociate per l’edizione 2021…!

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